Come scegliere il colore di un logo: con la testa e non con la pancia.
Il colore di una buona Brand Identity non è questione di gusti.
Ciao e benvenuto/a in questo nuovo articolo, oggi si parla del perché – nel Logo Design e non solo – la scelta del colore è fondamentale e non va affrontata secondo il personale gusto estetico.
Quando si parla di Graphic Design e di tutti i derivati (logo design, brand design, web design, design, interior design, light design e salcazzi design), il personale gusto estetico dovrebbe passare in secondo piano… Perché lo dice la parola stessa: è personale e quindi può piacere come può non piacere. Tutto il resto è noia.
Ma bando alle ciance e cerchiamo di capire perché il colore di un logo e di conseguenza della brand identity, va scelto prima di tutto con la testa e mai con la pancia (a meno che lo SCEGLITORE non sia un genio, in tal caso rimettiamoci tutti al suo volere a testa bassa).
Certamente ti sarà capitato di scegliere un colore fra tanti durante una giornata di shopping.
Oppure quando arriva il momento di imbiancare casa (o la tua stanza o il tuo studio).
Pensa di essere un designer (se lo sei già tanto meglio) che sta lavorando al nuovo logo dell’azienda Pincopallo corporation e in fase di progettazione sei in dubbio tra 2 o 3 colori.
Come affronti la scelta? Sceglieresti per il logo lo stesso colore che hai scelto per acquistare la tua maglia o le tue mutande?
Sicuramente no – o almeno lo spero.
Il logo di un’azienda è il simbolo unico che ne sintetizza tutti i valori, gli ideali, i punti di riferimento, la brand identity né è l’estensione e insieme – logo e identità visiva – servono a far vendere di più e più in fretta.
Quando scegli il colore per un logo, pensa alle emozioni che suscita.
Esattamente come quando stai scegliendo un libro dalla copertina o una maglia dal suo colore, il pubblico sceglie di affidarsi a un brand piuttosto che a un altro anche per la sua immagine, per quello che rappresenta, per le suggestioni e per i rimandi che questo brand comunica e per questo conoscere il significato dei colori e conoscerne la psicologia è molto importante.
I colori più utilizzati nel logo design sono sicuramente il giallo, il rosso, l’arancione, il blu, il verde, il bianco e il nero e spesso vengono utilizzati indipendentemente dal settore di riferimento; facciamo un’esempio.
Giallo
McDonald’s, National Geographic, Nikon, Shell, Poste Italiane ed Eni hanno scelto come colore principale il giallo. Alcuni lo abbinano al rosso, altri al nero, altri al blu.
Il giallo è il colore del sole, il colore della gioia, dell’allegria, dell’energia. Il giallo è un colore molto vibrante ed è molto indicato per le compagnie petrolifere, per i marchi di cibo e per tutte quelle attività che vogliono arrivare ad un pubblico che ama gli stimoli o che ha bisogno di essere stimolato, è curioso, intraprendente, in costante movimento.
Il giallo è il colore dedicato all’azione mentale, alla positività.
È un colore quasi scioccante, balza subito all’occhio e per questo si presta bene anche come segnale, come avviso, come campanello d’allarme.
Se c’è del giallo nei paraggi attiva il cervello, sii pronto a reagire, aspettati di dover fare qualcosa in qualsiasi momento come scattare una foto per immortalare un momento unico, scoprire nuove terre, prestare attenzione o mangiare, mangiare, mangiare e mangiare. Il giallo è molto dinamico vuole che tu lo sia altrettanto.
Rosso
CocaCola, YouTube, Campbell’s, Canon, Kinder, ancora McDonald’s hanno scelto il rosso.
La passione, il fuoco che arde, l’amore.
Il rosso è eccitazione, è impulsività, il rosso ti fa essere avventato, il rosso vuole che sia tu a cogliere l’attimo perché altrimenti potrebbe essere troppo tardi: se ti sfugge non lo raggiungi più, passerà nelle mani di qualcun altro. Il rosso è come il sangue è vitale. Il rosso può far paura.
Il rosso è un colore ancora più vibrante del giallo è può far aumentare la circolazione sanguigna, se usato erroneamente – soprattutto a schermo – può far male agli occhi e provocare insonnia.
Come il colore ha cambiato il nostro sguardo
“Se vogliamo capire cos’è oggi il colore, dobbiamo chiederci non solo come funziona ma anche quali sono le idee che gli uomini se ne sono fatti: e va da sé che i convincimenti dello specialista e quelli dell’uomo della strada andranno considerati in parallelo giacché, per il nostro discorso, scienza e mito sono semplicemente due modi di guardare la realtà.”
Con questa frase rubata a Riccardo Falcinelli e al suo libro Cromorama (© 2017 Giulio Einaudi editore s.p.a., Torino – Parte prima – pagina 15) possiamo chiudere questa prima introduzione al colore.
Se stai lavorando a un nuovo logo o se stai per lanciare una nuova iniziativa e non sai quale colore scegliere per la tua Brand Identity guardati intorno, chiedi in giro, studia gli altri e cerca di capire se quella sensazione che hai provato guardando quel colore è la stessa che la tua immagine aziendale (o l’identità visiva a cui stai lavorando) dovrebbe trasmettere al pubblico.
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