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Chi ha incastrato Comic Sans?

Il font più odiato dell’era moderna torna ad essere Cool, forse.

Ciao e bentornato/a su bambum, io sono Antonio e oggi ti vorrei parlare del font più famoso e odiato da tutti, il Comic Sans cercando anche di capire cosa lo ha reso tanto famoso e tanto odiato tra i professionisti e non solo.

Nel corso degli anni mi è capitato più volte di scontrarmi con amici che usavano il Comic Sans a caso, ma altre volte invece, mi è capitato di spendere ore e ore con i colleghi più intraprendenti, a immaginare Rebranding di aziende famose il cui font principale fosse il Comic Sans.

Il Comic Sans è un font molto particolare e a parer mio, è diventato il font più odiato della storia non tanto per i suoi tratti estremamente riconoscibili, giocosi e irregolari ma per essere stato utilizzato da chiunque e nei modi più scorretti.

Ma le cose sono cambiate e prima di ripercorrere le vicende che lo hanno decretato il font più odiato tra i Graphic Designer, bisogna  dire che nel 2019 c’è stato un vero e proprio plot twist che lo ha visto tornare in auge. Ma andiamo con ordine.

Aveva solo buone intenzioni…

Creato nel 1994 da Vincent Connare, che all’epoca lavorava alla Microsoft, per risolvere un problema di quella che oggi chiameremmo User Experience, è diventato il font più bullizzato della storia.

Da poco entrato a far parte del Team creativo della Microsoft, stava smanettando con la beta di Microsoft Bob, un programma progettato per essere un’alternativa alle interfacce di Windows 3.1 e Windows 95 che riproponeva nella schermata iniziale un ambiente domestico in cui cliccando sul calendario appeso alla parete si apriva l’applicazione calendario, cliccando sulla rubrica telefonica si apriva l’applicazione dei contatti e via dicendo.

Microsft Bob

Home page di Microsoft Bob e dell’assistente Rover

Questo software aveva una mascotte, Rover appunto, un cagnolino che aveva lo scopo di rendere l’esperienza d’uso del programma più semplice ed appetibile a tutti gli utenti che si stavano avvicinando al mondo dell’informatica e che avrebbero potuto sentirsi “spaventati” dall’innovazione tecnologica che il mondo dei personal computer stava introducendo. 

Per farla breve, Vincent, smanettando sul nuovo programmino della Microsoft  si rese conto che la semplicità del software e la “pucciosità” della mascotte Rover, cozzavano ampiamente con un font creato a inizi anni ’30, il Times New Roman, usato appunto per le istruzioni che apparivano nei banner.

Riscontrato lo stridente contrasto tra il font antiquato e impersonale e l’interfaccia grafica particolarmente illustrata e accattivante (accattivante per l’epoca ehh!) si mise al computer e inventò un font dal carattere ben definito, molto simile alla calligrafia ordinata dei “tredicenni modello”. 

Di per sé non inventò nulla di nuovo o di mai visto prima, il Comic Sans si ispirava chiaramente ai caratteri tipografici utilizzati nei fumetti e nei giornalini per ragazzi.

Poteva andare peggio…

Terminata la lavorazione del font, inviò il lavoro al team di sviluppo di Microsoft Bob il quale rispose che non avrebbero proceduto con la sostituzione dei font per questioni tecniche: gli ingombri del Comic Sans erano maggiori rispetto a quelli del Times New Roman e questo implicava la riprogettazione di molte parti dell’interfaccia e di tutti i banner delle istruzioni.

Microsoft Bob venne messo in commercio con il Times e fu un flop, ma poco dopo il nuovo font di Vincent Connare venne introdotto in Microsoft Movie Maker e quello fu un successo incredibile.

L’anno dopo, nel 1995, venne inserito nel pacchetto dei font di sistema di Windows 95 diventando così alla portata di tutti gli utenti possessori di un computer Windows, cioè chiunque.

I temi e le ricerche degli studenti, i menu dei ristoranti, i biglietti d’auguri, gli inviti alle feste, i volantini e i manifesti: questo font era ovunque.

“Poi il Comic Sans iniziò a comparire anche in altri luoghi: sulle fiancate delle ambulanze, sui siti pornografici, sulle schede nelle T-shirt indossate dalla nazionale id basket portoghese, sulla BBC, sul Time, negli spot delle scarpe Adidas.”

Tratto da “Just my Typo di Simon Garfield ed. Profile Books, 2010 Londra”

 

Chi ha incastrato Comic Sans

La bio della pagina Facebook “Use Comic Sans” riassume in maniera esaustiva la vicenda che ha portato il Comic Sans da essere uno dei font più odiati dell’era moderna, a vederlo – più o meno – tornare in voga. 

La campagna originaria denominata “Ban Comic Sans” è stata ispirata dai creativi Dave e Holly Combs che dal 2002 hanno avviato una vera e propria campagna “anti Comic Sans” creando adesivi che riportavano la scritta “Ban Comic Sans” sotto la foto del creatore del font (Vincent Connare).
Gli adesivi vennero appiccicati in tutta New York. 

Agli adesivi seguirono tazze e magliette: la crociata contro l’odiatissimo font, avviata da Dave & Holly, divenne sempre più popolare tra i Graphic Designer e non solo.

Sempre dalla biografia della pagina Facebook ufficiale si dice chiaramente che nel 2019 la campagna “Ban Comic Sans” è diventata “Use Comic Sans”. Questo font è stato tanto odiato che nel 2019 è riuscito a riscattarsi.

Vincent Connare ci aveva visto lungo e per arginare le prime critiche mosse contro il suo font disse: “Se ti piace il Comic Sans usalo, è lì per essere usato e apprezzato”.

si è riscattato sì, ma non è ancora davvero cool. 

Dave e Holly hanno deposto le armi contro il font “più bullizzato della storia” cambiando il nome della pagina Facebook da “Ban Comic Sans” a “Use Comic Sans” ma restano gli Admin del gruppo “Ban Comic Sans” la cui descrizione riporta le esatte parole del manifesto pubblicato sulla pagina About del sito bancomicsans.com e ovviamente continuano a vedere i loro adesivi “Ban Comic Sans” appoggiandosi al sito stickeryou.com.

Detto questo, il font più odiato e bullizzato dell’era moderna ha visto possibile il riscatto nel 2019, ma purtroppo, non è ancora riuscito a tornare ad essere cool in certi ambienti.
Riusciremo a vederlo tornare in una delle prossime campagne pubblicitarie? Sarebbe molto interessante vedere se e come questo font possa tornare ad essere utilizzato!

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